Premesso che tutto è in funzione di una buona tecnica ed un corretto utilizzo dei bastoncini, in buona sostanza, praticando il Nordic Walking il corpo lavora di più, ma la fatica si sente meno. L'impiego dei bastoncini distribuisce il carico su tutto il corpo, per questo riduce la sensazione di affaticamento.

Che benefici effettivi si può aspettare un qualsiasi praticante che decida di intraprendere la via del Nordic Walking per sentirsi più in forma?

  • Miglioramento della biomeccanica del suo cammino.
  • Beneficio alla postura ed all'allineamento della colonna, con miglioramento generale della simmetria morfologica.
  • Miglioramento della scioltezza nei movimenti, grazie all'allenamento completo e simmetrico di tutto il corpo.
  • Buon condizionamento di tipo aerobico.
  • Riduzione della tensione muscolare, grazie all'alternarsi di attività dinamica e di rilassamento della muscolatura interessata.
  • Aumento del metabolismo.
  • Ausilio al controllo del peso, abbinato ad una corretta alimentazione.
In ultima analisi, il Nordic Walking, grazie al fatto di aver ottimizzato la camminata, rendendola più completa ed efficace, può assolutamente assurgere al ruolo di potente farmaco, secondo quanto raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), circa l’impiego del movimento per il mantenimento di un buon livello di salute.Da diversi anni inoltre in Finlandia, Germania, Austria ed altri paesi europei si è iniziato a proporre il Nordic Walking anche a persone in convalescenza, con problemi fisici generali o con limitazioni di movimento, con risultanze incoraggianti in quanto a miglioramento della condizione fisica e velocizzazione dei tempi di recupero.

A tale proposito, dal Cooper Institute di Dallas (USA), il costo metabolico del Nordic Walking è stato confrontato al Walking in 22 fra uomini e donne di 31 anni d’età. (Morse t al. 2011, Church et al. 2002). I partecipanti a tale studio hanno percorso una pista di 200 m all’aperto indossando un Cosmed K4b per la misurazione del consumo di O2 e il cardiofrequenzimetro per il monitoraggio della FC. Lo studio ha indicato un aumento del 20% del consumo di O2, del dispendio calorico e della FC nel Nordic Walking rispetto alla camminata normale.

L’intervallo di incremento nel consumo di O2 è stato ampio (5,63%), riflettendo differenze nell’intensità e nella tecnica di spinta con il bastoncino. Nell’azione ad alta intensità con i bastoncini la FC è incrementata di 35bpm rispetto alla regolare camminata. (Cfr. Cooper Institute, Research Quarterly for Exercise and Sports).

Nel 2003 Collins et al. hanno pubblicato uno studio in cui sono stati esaminati 52 pazienti (età compresa fra 65 e 70 anni) con PVD (vascolopatia periferica). Il programma era composto di tre sessioni settimanali di nordic walking per quarantacinque minuti. È stata inclusa nel protocollo la supplementazione con Vitamina E (400 IU die). I dati osservati riguardavano l’assorbimento di O2 prima e dopo il picco, un’indagine sulla qualità della vita e misurazioni bisettimanali della pressione periferica alle caviglie. Il gruppo che ha inserito i bastoncini nella camminata aveva riscontrato un miglioramento indicativo nella tolleranza all’esercizio, un aumento dell’ICD (Initial claudication distance) e un accrescimento della distanza e della velocità di marcia.

Dal punto di vista metabolico, un articolo pubblicato su Diabet. Med. 2011, 28:1362-1372 dimostra che dopo quattro mesi di Nordic Walking il BMI (indice di massa corporea) si è ridotto del -1.0 kg/m2, mentre è invece rimasto invariato nel gruppo di controllo che non ha svolto attività con il Nordic Walking. Inoltre sono migliorate nei pazienti la qualità della vita, le funzioni fisiche ed il ritmo del sonno. Uno dei risultati più importanti riscontrato è stato che i partecipanti con NIDDM non hanno segnalato un aumento di dolenzia agli arti rispetto al campione di popolazione generale. Lo studio ha stabilito che il Nordic Walking può essere un modo sano di fare attività fisica, adatto anche ai soggetti con NIDDM (Fritz T., Caidahl K., Osler M., et all; Effects of Nordic walking on Health-related quality of life in overweight individuals with Type 2 diabetes mellitus, impared or normal glucose tollerance).

In un secondo studio su soggetti diabetici è stata riferita una riduzione del BMI e della circonferenza vita solo nei soggetti con normale tolleranza. I risultati suggeriscono che l’esercizio fisico sotto forma di Nordic Walking ha un effetto più marcato sui fattori di rischio di persone che non hanno alterazioni nel metabolismo del glucosio. Il Nordic Walking ad intensità leggera, praticato cinque ore a settimana, può rappresentare una quantità minima di allenamento necessario ad ottenere un effetto positivo per la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari (Fritz T., Caidahl K., Krook A., et all; Effects of Nordic Walking on cardiovascular risk factors in overweight individuals with type 2 diabetes, impared or normal glucose tolerance; Diabetes Metab res Rev 2013; 9:25-32).

Al di là della situazione di conclamata patologia, sono sicuramente la prevenzione ed il raggiungimento di un buon livello di benessere nella popolazione sana i target da perseguire maggiormente per un’opportuna diffusione di questa disciplina.  

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